Questo... non s'ha da fare

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DA I PROMESSI SPOSI DI ALESSANDRO MANZONI

di Valeria Cavalli
regia Claudio Intropido
collaborazione didattica Prof.ssa Simonetta Muzio
con Daniele Gaggianesi e Flavia Marchionni
scenografia Marco Muzzolon
costumi Francesca Biffi
produzione Manifatture Teatrali Milanesi

Dai 12-13 anni

“Tempo fa ho letto una riflessione di Umberto Galimberti il cui titolo era “Smettiamola con i Promessi Sposi, abbiamo
una scuola vecchia!” ovviamente nell’intervista il suo pensiero era più ampio e profondo ma questa frase mi ha colpito
al punto da decidere di rileggerlo quel tomo di 800 pagine che non mi aveva di certo affascinato al liceo. Ebbene l’ho trovato un libro bellissimo, una scrittura elegante a tratti anche divertente, con personaggi ritratti in
maniera così dettagliata che quasi quasi mi sembrava di vederli lì, davanti a me. Ma, facendo un’indagine con alcuni
gruppi di studenti, l’unanime risposta è stata “Che pizza!” salvando forse solo il capitolo dedicato alla Monaca di Monza. E proprio la risposta dei ragazzi ha fatto venire voglia a me e a Claudio Intropido, di affrontare questa sfida un po’
come è già successo con il Leopardi di “Fuori Misura” e Dante di “Scateniamo l’inferno”.
La via più breve, più ovvia e più filologica era la lettura a leggio di brani scelti ma non rispecchiava il nostro modo di
fare Teatro. E quindi ci siamo chiesti come proporre I Promessi Sposi ai ragazzi? Come poter raccontare quei 38 capitoli? Come metterlo in scena senza trasformarlo in un riassuntone privo di anima? Un romanzo storico può prestarsi a
una diversa chiave di lettura? In Teatro, si sa, bisogna osare e così` con un doppio carpiato e un salto mortale abbiamo
messo al centro della storia il tema dell’amore dando a Lucia (la bravissima Flavia Marchionni) il ruolo di protagonista
affiancata da un personaggio (il nostro amato Andrea Robbiano) che racchiude in sé molte delle figure presenti nel
romanzo e a tratti interpreta persino lo stesso Manzoni.
Man mano che le prove proseguivano ci siamo resi conto che la strada che avevamo intrapreso era quella che ci soddisfaceva di più e che meglio rappresenta anche la poetica e lo stile che da anni caratterizza le produzioni create da
Claudio e da me: dinamicità, freschezza, gioco, divertimento ma anche profonda riflessione.
È stato per noi, per gli attori, per lo scenografo Marco Muzzolon e la costumista Francesca Biffi un bellissimo viaggio
che ha reso vive e anche attuali quelle meravigliose e immortali pagine, un viaggio che naviga dal 1628 a oggi”
Valeria Cavalli

 

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