Amleto, Amleto, Amleto

Amleto, Amleto, Amleto

La storia di Amleto… si fa in tre

Scuola Secondaria di 1° grado
Scuola Secondaria di 2° grado

Ma voi avete mai ascoltato la storia del giovane Amleto attraverso gli occhi dei tre attori che erano proprio lì, al castello del principe di Danimarca, fino al suo ultimo respiro?

Fedeli al patto (l’hanno promesso proprio a lui, al principe in persona, in punto di morte), i tre narratori restituiscono alla storia di Amleto, attraverso parole nuove e parole antiche di rara bellezza, nate dalla penna di Shakespeare, la sua trasversalità e la sua potenza per far scoprire una storia che parla ad ognuno di noi, una storia di giovani per i giovani e una storia di adulti per gli adulti. In mezzo, le domande che sono di tutti.

Amleto è una critica commossa delle fragilità dell’uomo, della sua divisione tra regola e ribellione, reazione e abbattimento, rabbia e amore. Amleto è una storia senza epoca che accompagna ognuno di noi, uomini “moderni ed evoluti”, alla domanda che da 500 risuona dentro la tragedia: in nome di cosa si può decidere di uccidere un essere umano e pensare di restare puri? In nome della tradizione? Dell’onore? Della famiglia? Del capo? Del dio? In nome del padre? In nome di cosa?

Amleto esprime, oltre a molto altro, in piena iperbole alcuni tra i temi più caldi dell’adolescenza: il conflitto interiore tra l’agire e il non agire, tra il proprio mondo intimo e le leggi del mondo spesso avvertite come ostili, la continua domanda sulla propria identità (essere/non essere), il rapporto con la famiglia, la difesa idealistica, oltre ogni logica e ogni opportunità, di valori ritenuti non mercanteggiabili.

adattamento e drammaturgia Bruno Stori
regia Bruno Stori
con Rossella Rapisarda, Andrea Ruberti e Dadde Visconti
impianto visivo e disegno luci Fabrizio Visconti
costumi Mirella Salvischiani, Alessandro Aresu
musiche originali Marco Pagani
produzione Eccentrici Dadarò
coproduzione Arterie C.I.R.T.

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